La storia della discesa nell’oblio della musica di Antonio Vivaldi e della sua travolgente riscoperta, tra il Settecento e il Ventennio fascista: è l’incredibile vicenda che verrà raccontata giovedì 11 maggio alle 21.00 al Teatro Balzan di Badia Polesine (RO) nel quarto appuntamento di Musikè, la rassegna di musica, teatro, danza promossa e organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
A raccontare al pubblico L’affare Vivaldi sarà Federico Maria Sardelli, autore del libro omonimo, edito da Sellerio, vincitore del premio Comisso 2015 per la narrativa. Il racconto sarà accompagnato e intervallato dall’orchestra barocca Modo Antiquo, ensemble fondato dallo stesso Sardelli, che riunisce musicisti dotati di virtuosismo strumentale e profonda conoscenza delle prassi esecutive storiche.
Sul palco per Musikè Federico Maria Sardelli e l’orchestra barocca Modo Antiquo
Un concerto-racconto dove Sardelli, muovendosi su itinerari sia musicali che musicologici, ripercorrerà l’incredibile vicenda dei manoscritti del Prete Rosso, caduti nell’oblio alla morte del compositore. Vivaldi, passato di moda dopo una vita di successi, morì in miseria, indebitato fino al collo, e la sua musica inedita, raccolta in centinaia di partiture autografe, finì dimenticata per quasi due secoli: dal 1741, anno della sua morte, al Ventennio fascista, quando i manoscritti del Prete rosso dovettero fare i conti anche con l’antisemitismo del regime.
L’incredibile vicenda dei manoscritti del Prete Rosso
L’aspetto meno noto della musica di Vivaldi è che una grandissima parte dell’opera vivaldiana è rimasta per secoli sepolta nelle biblioteche di famiglie aristocratiche più o meno decadute. E forse neanche gli appassionati hanno mai sentito parlare di Gentili, musicologo dell’Università di Torino, e di Torri, direttore della Biblioteca Nazionale: due studiosi che contribuirono alla riscoperta del grande musicista.
Se conosciamo Vivaldi quanto lo conosciamo oggi, lo dobbiamo a peripezie ai limiti dell’assurdo, a volte perfino comiche, ma sempre cariche di suspense e intricate come uno spettacolo che dal dramma sconfina nella farsa. L’affare Vivaldi è l’affascinante ricostruzione di questa avventura culturale: uno spettacolo dedicato a chi ha sempre ascoltato con piacere la musica di Vivaldi, ma anche a chi vuole accostarsi per la prima volta all’opera di uno dei massimi esponenti del barocco musicale.
Ingresso gratuito con prenotazione
sul sito www.rassegnamusike.it
fino ad esaurimento posti
Per informazioni
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