Prosegue venerdì 19 maggio al Teatro Filarmonico di Piove di Sacco (PD) l’analisi della contemporaneità che caratterizza la dodicesima edizione di Musikè, la rassegna di musica, teatro, danza promossa e organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
In questo quinto appuntamento sarà la politica italiana a finire sotto la lente di ingrandimento, grazie alla maschera teatrale contemporanea nata sui social da un’idea dell’attrice Annagaia Marchioro durante il vuoto della prima quarantena: Gina Francon.
A Musikè, la politica vista dalla guardiola più importante d’Italia
Gina è la portinaia di Palazzo Chigi e ha visto gli ultimi 30 anni della storia d’Italia passarle accanto. Nata in Veneto e trasferita a Roma con un concorso truccato, come dichiara apertamente per essere onesta fino in fondo, vive tutte le difficoltà di una immigrata del Nord al Sud. Dal suo angolo di osservazione privilegiato racconta le verità più scomode, i segreti più taciuti della politica italiana. Negli anni del Covid, ha aiutato il Governo nelle decisioni difficili, a volte per sbaglio, solo perché era lì, la prima ad arrivare e l’ultima ad andare via. E ha raccolto dalla pattumiera le pagine che avrebbero spiegato i DPCM all’Italia intera.
Gina è ecologista perché profondamente rurale, femminista in quanto matriarcale, europeista perché tutto il mondo è paese. Queste le solide basi del suo programma politico. Perché sì, Gina Francon ha deciso di scendere in campo, fondando il suo partito: il Partito della Gina. Un partito squisitamente personale, tanto progressista quanto conservatore, post-ideologico, post-moderno e un po’ anche post mortem (degli altri).
Gina Francon, da Tiktok al palcoscenico
In un paio di mesi su Tiktok Gina Francon ha raggiunto i ventimila followers, che a ogni nuovo video aumentano, con preoccupazione della stessa Gina, che pensava di poter smettere una volta finito il lockdown.
Ma la Gina meritava una vita propria. Infatti, adesso la troviamo in scena, in uno spettacolo scritto da Annagaia Marchioro e Gabriele Scotti, fortemente voluto dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e ripreso dalla Fondazione Cariparo in questa nuova edizione di Musikè: l’ironia come arma a doppio taglio, che riapre le ferite e allo stesso tempo le ricuce, raccontando il nostro Paese. Perché una portinaia, non dimentichiamolo, vale più di un ufficio stampa.
Ingresso gratuito con prenotazione
sul sito www.rassegnamusike.it
fino ad esaurimento posti
Per informazioni
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