La produzione del Teatro de LiNUTILE vedrà in scena l’attrice Marta Bettuolo, diretta da Stefano Eros Macchi, dare voce ad entrambi i personaggi del dramma: Maria Stuart, regina di Scozia ed Elisabetta, regina di Inghilterra.
È un tragico scontro tra regine e tra sorelle, quello che il Teatro de LiNUTILE di Padova porterà in scena martedì 7 agosto al Chiostro di San Domenico Maggiore a Napoli nell’ambito della quinta edizione di “Classico Contemporaneo”, rassegna di Teatro e Musica diretta da Gianmarco Cesario e Mirko Di Martino e organizzata da Teatro dell’Osso, Teatro TRAM in collaborazione con Aries Teatro ed Eventi e Mestieri del Palco.
Sul palco, l’attrice Marta Bettuolo darà voce, in un monologo serrato e appassionante, alle sorelle Maria Stuart, regina di Scozia ed Elisabetta, regina di Inghilterra, protagoniste di «Maria Stuarda», produzione del Teatro de LiNUTILE per la regia di Stefano Eros Macchi, liberamente tratta da «Maria Stuart» di Friedrich Schiller.
Da un lato troviamo Maria votata al complotto, al fanatismo, al risentimento; dall’altro Elisabetta, eterna indecisa, poco lungimirante, dominata da emotività irrefrenabile. La prima incarcerata per 18 anni per un omicidio che si presume abbia commesso, ma in realtà perché è cattolica in un’Inghilterra protestante, la seconda al potere, più anziana, che vive il dramma di dover condannare a morte Maria per evitare un pericolo maggiore per il suo paese.
«La scelta di mettere in scena la storia degli ultimi tre giorni di prigionia della Stuart prima della sua esecuzione, – racconta il regista Stefano Eros Macchi, figlio del noto regista televisivo Eros Macchi e nipote di Sandro Giovannini della ditta Garinei e Giovannini – nasce dal desiderio di confrontarmi con una delle opere più intensamente teatrali dello scrittore tedesco, in cui Schiller sottolinea l’inconciliabilità di politica e morale. Il dramma ruota intorno alla fondamentale antitesi amore – politica: da un lato il mondo di Maria, che è amore, bellezza, moralità e morte trasfiguratrice, dall’altro il mondo di Elisabeth, che è politica – necessità – ipocrisia e trionfo apparente. La vera vittoria è di Maria, che dà alla morte il significato religioso di espiazione e ne ottiene la suprema dignità morale. Il contrasto amore – politica non è solo esterno, ma è anche nell’animo di ognuna delle due protagoniste»
Un dramma storico e politico che converge infine sul dramma interiore della protagonista, Maria, che percorre con slancio quasi mistico le tappe verso l’accettazione totale del proprio destino.
biglietti: intero €13, on line €10
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