Dal 26 maggio musica, teatro, cinema, mostre e conferenze faranno da cornice alla sfilata del 30 giugno del Padova Pride 2018 manifestazione regionale per l’orgoglio e la visibilità delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali.
Manca poco più di un mese alla partenza da Prato della Valle della sfilata del Padova Pride 2018 manifestazione regionale per l’orgoglio e la visibilità delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali, che tornano a sfilare in città dopo 16 anni dal Pride Nazionale svoltosi in città nel 2002. Il percorso ancora provvisorio del Pride partirà da Prato della Valle e si snoderà attraverso le Riviere per arrivare in Piazza Garibaldi dove si terranno i comizi finali e la festa di chiusura.
In occasione dell’evento da fine maggio a tutto il mese di giugno il Comitato Padova Pride, in collaborazione con altre realtà della città di Padova, organizzerà spettacoli ed eventi culturali per avvicinare la città alle tematiche connesse alla manifestazione
“Il Padova Pride 2018 sarà principalmente un’importante occasione di conoscenza e apertura. – sottolinea Mattia Galdiolo, portavoce del Padova Pride 2018 – Molto spesso la comunità LGBT, i diritti che stanno al centro delle battaglie del movimento, nonché la vita di chi si riconosce come persona LGBT, sono mistificate o semplicemente ignorate. Con gli eventi correlati al Pride e con la manifestazione di sabato 30 giugno noi vogliamo far sì che ci sia un reale punto di incontro, e un’occasione di conoscenza. Per questo voglio sottolineare alcuni eventi particolarmente rappresentativi nel calendario del resto molto ricco di questo Pride. Il primo è #storiediunioni, una mostra fotografica dedicata alle famiglie LGBT che verrà presentata alle 17.00 in Sala Paladin e che resterà per 10 giorni esposta nel Cortile Pensile di Palazzo Moroni. Domenica 10 giugno a partire dalle 15.00 all’Odeo Cornaro invece avremo la “Biblioteca Vivente LGBT” un’iniziativa culturale che consentirà di “leggere delle persone” come se fossero libri viventi, favorendo in questo modo conoscenza ed empatia, due strumenti fondamentali per superare stereotipi e pregiudizi. Voglio anche sottolineare un calendario di spettacoli teatrali particolarmente significativo. L’Odeo Cornaro ospiterà, domenica 24 giugno alle 21.00 “Gender Show” di Marcela Serli, uno spettacolo comico e irriverente che porta in scena un cast composto prevalentemente da persone transessuali e transgender per discutere della fantomatica “Teoria Gender”. Mercoledì 27 giugno, in Arena Romana alle 21.00 avremo “Sister(s)” di Andrea Dellai e con la regia di Tommaso Franchin. Uno spettacolo fra il comico, l’assurdo e il terribilmente serio sui Millennials, un certo spaesamento culturale e i confini fra i generi. E per finire due spettacoli “prodotti in casa”, dalla compagnia teatrale di Arcigay Tralaltro, il primo è “La cella zero” uno spettacolo scritto nel 2016 da Antonio Mocciola e Pietro Ioia e che sarà in scena sabato 16 giugno alle ore 21 al Centro Culturale Altinate San Gaetano. Il secondo spettacolo, “La Rassegnazione degli Dei” sarà invece in scena martedì 12 giugno alle 21.00 a Palazzo Zuckermann”.
Sono moltissime le realtà e le associazioni che non solo hanno aderito alla manifestazione ma anche hanno voluto partecipare a vario titolo all’organizzazione del Padova Pride 2018. Tutte queste realtà hanno contribuito a portare contenuti e competenze specifiche per comporre un programma e un Pride rappresentativo e coinvolgente.
Il Padova Pride 2018 è organizzato con il patrocinio di: Comune di Padova, Comune di Vicenza, Università IUAV di Venezia, Comune di Trichiana, Comune di Mira, Comune di Salgareda, Comune di Carbonera, Comune di Cesiomaggiore, Comune di Asolo, Comune di Costabbissara, Comune di Stra, Comune di Valli del Pasubio, Comune di Sarego, Comune di Marano Vicentino, Comune di Gorgo al Monticano, Comune di Roana, Comune di Cappella Maggiore, Comune di Dolo, Comune di Jesolo, Comune di Fumane, Comune di Preganziol.
Hanno aderito: ACS Italy, Agedo, Amissi del Piovego, A.N.P.I., Arcella town, Arcigay Friuli, Asso Pace, Carichi Sospesi, Centro Servizio Volontariato Padova, Delos, Dreaming Academy, El Pericòn, G.a.G.a, Haus mein gott, Il Tappeto Volante, La Città Azzurra, L’Altrove, Legambiente, MaiMa, Mimosa, Mondo OQ, Pianeta Milk, Politropia Arcigay Rovigo, Psicologo di Strada, Rete degli Studenti Medi, Rete Genitori Rainbow, Sat Pink, Scuola Triveneta Cani Guida, TNG Nord Est, UDU, UAAR Sezione di Padova, Voci Globali.
Sponsor del Pride sono: Atipica Photography, Consolato Generale USA, CGIL Padova, Flexo, H-FARM, Pride Village, Rainbow Travel, Grind House, Radio Company, Unicorn.
Musica
Gli appuntamenti musicali del Padova Pride 2018 prenderanno il via sabato 26 maggio ore 20.30 con il concerto all’Amsterdam Cafè (via Vicenza 23, Padova) con il concerto degli “Amici di Canone Inverso”, formazione corale LGBT padovana nata nella primavera del 2013 con la volontà di condividere cultura, diritti ed uguaglianza attraverso un repertorio per lo più contemporaneo e pop In occasione del concerto, il coro ha invitato ad esibirsi tre band: i Temporary Jazz, che uniscono e armonizzano in chiave jazz le loro diverse sensibilità, grazie alla guida del noto sassofonista Michele Polga; Chiara Patronella, cantautrice pugliese del gruppo di musica popolare Almakàntica, accompagnata dal fisarmonicista Nereo Fiori; e i The Lizards’ Invasion.
Musica ancora protagonista domenica 27 maggio alle 20.30, sempre all’Amsterdam con “Queerabilia”, un excursus dedicato alla musica internazionale a tema LGBT dagli anni Sessanta ai giorni nostri con canzoni, videoclip ed esibizioni live d’epoca, fotografie e numerosi aneddoti a cura del critico musicale Alessandro Liccardo, già firma di Rockol, OndaRock e Sentireascoltare e organizzatore di audioforum con la webzine Gold Soundz.
Domenica 3 giugno, armati di coperte e crema solare, ci si trasferisce tutti alle Cantine Bernardi di Torreglia (via Castelletto 48) per il “Picknick @gaygroove festival” dedicato alla lgbt community organizzato da CUC – Centro Universitario Cinematografico Padova, SupHer, Arcigay Tralaltro Padova, Gran VariEtà Madame pour femmes, Unicorn, Osteria Barabba Chica Party e Donzelle a tavola. Una giornata di sole tra le vigne con degustazione di vini, visite guidate sui Colli Euganei, Dj set e il concerto delle MedLadies.
Appuntamento da non perdere venerdì 29 giugno alle 21.00 nel piazzale antistante la Stazione dei treni di Padova con il concerto dei The Fame Monster, Lady Gaga Tribute Band, il primo tributo lady Gaga in Europa attivo dal 2009 con musicisti live, corpo di ballo e la migliore impersonator Lady Gaga. Appoggiati e riconosciuti dal fanclub ufficiale dell’artista, i The Fame Monster hanno suonato nei più grandi live club italiano tra cui Alcatraz, Stazione Birra, Fuori Orario e molti altri e in Europa (Germania e Olanda). Numerosi cambi abito fedelmente riprodotti e numerosi effetti speciali rendono unico il tributo. Il concerto è organizzato con l’Associazione Mimosa all’interno di Greenline, progetto di rigenerazione e riqualificazione urbana e dello sviluppo locale dell’Area Stazione di Padova per uno spazio pubblico migliore e più vivibile.
Sabato 30 giugno, infine, il corteo del Pride partirà alle 16.00 da Prato della Valle e procederà lungo le Riviere per arrivare fino a Piazza Garibaldi. La serata proseguirà alla Fiera di Padova dove si terrà il party ufficiale organizzato dal Pride Village. Fino alle 5.00 del mattino si ballerà con tutta l’animazione con il duo SDJM di Simon De Jano & Madwill, duo milanese protagonista della scena elettronica internazionale, che combinano il loro dj set ad un accompagnamento live di una tastiera. Nel 2017 hanno partecipato agli Mtv Music Awards Italian Tour ed hanno aperto i set di Axwell /\ Ingrosso, Bob Sinclar, Dannic, David Guetta, Dimitri Vegas & Like Mike e molti altri.
Teatro
Gli appuntamenti con il teatro avranno inizio martedì 12 giugno alle 21.00 nella cornice di Palazzo Zuckermann con “La Rassegnazione degli Dei”, una rivisitazione del mito greco di Narciso collocato in un’ epoca odierna, pièce scritta e diretta da Arianna Negro e portata in scena dal Gruppo Teatro Tralaltro.
Sabato 23 giugno alle 21.00 al Tralaltro Arcigay Padova Corso Garibaldi 41 è di scena Barbara Mugnai con lo spettacolo “Anatomia di un risveglio” per la regia di Marco Conte. La pièce è un viaggio autobiografico attraverso il quale si riflette e si invita a riflettere sulla condizione animale, umana e non umana, su cosa si nasconde dietro i nostri piccoli e grandi gesti quotidiani, sull’importanza enorme di questi stessi gesti e su quello che possono provocare; un messaggio di pace che va oltre ogni discriminazione e barriera. Due ore di parole, musica, brevissimi video in cui si sorride, si ride, ci si commuove e si prova a guardare la realtà da un diverso punto di vista.
Sabato 16 giugno alle ore 21 ci si sposta al Centro Culturale Altinate San Gaetano dove il gruppo teatrale del Tralaltro porterà in scena “La cella zero”, uno spettacolo scritto nel 2016 da Antonio Mocciola e Pietro Ioia. L’opera narra la vicenda realmente accaduta allo stesso Ioia e delle violenze da lui subite nel carcere di Poggioreale. Uscito dal carcere, Pietro denuncia l’esistenza di una cella ove i detenuti vengono maltrattati e subiscono abusi, che viene chiamata appunto “cella zero” poiché non numerata e nascosta ai controlli. Lo spettacolo racconta non solo la storia di Pietro e dei suoi compagni ma anche quella di chi rimane fuori impotente ad aspettare. Data la crudezza dei contenuti, lo spettacolo è vietato ai minori di 18 anni.
L’Odeo Cornaro ospiterà, domenica 24 giugno alle 21.00, “The Gender Show”, scritto e diretto da Marcela Serli e portato in scena da Atopos, unica compagnia in Europa ad essere formata interamente da persone transessuali e transgender, queer, etero, gay e lesbiche. Il punto di vista Atopos sulla fantomatica teoria gender è scioccante, irriverente, comico, uno spazio emotivo dove maestri sbagliati e cattivi spettatori si incontrano. La costruzione artistica della propria identità è possibile, magari falsata, magari sbagliata, ma l’arte, il teatro, la danza, il video restituiscono una sintesi mostruosa, felice a volte, di chi siamo. Usare la struttura di una conferenza iniziale per arrivare a una forma epica di narrazione è il modo più spiazzante per dire quello che vorremmo dire, per lasciare le domande che vorremmo lasciare.
Mercoledì 27 giugno, infine, l’Arena Romana ospiterà alle 21.00 “Sister(s)” di Andrea Dellai con la regia di Tommaso Franchin. I sociologi americani definiscono i nati negli anni ’80 e ‘90 Generazione Y, Millennials, Echo Boomer, e dicono che sono cinici, frustrati ed infelici per l’impossibilità di emergere, schiacciati dalla generazione precedente. E’ possibile parlare di quella generazione con una fiaba? Secondo noi sì. Lo spettacolo racconta come tutto quello che vuoi, che vuoi essere o che sei può cambiare, sgretolarsi da un giorno all’altro come è successo ogni anno dall’11 settembre ad oggi. I Millennials, lo sanno e stanno imparando ad affrontare i cambiamenti sulla nostra pelle. I legami che fino a ieri si davano per scontati, come quello tra un fratello e una sorella, vengono messi in crisi per poi prendere nuova forma. È una vicenda tanto più assurda quanto più crudelmente vera. Tanto più distaccata dalla realtà quanto più scolpita nell’anima di ciascuno. È una storia. Stop. Le cose accadono, punto e basta. Chi non si adatta è perduto. Una fiaba per raccontare, con le iperboli che solo le fiabe concedono, una generazione.
Incontri e conferenze
Il ruolo della psicologia clinica sociale e di comunità come strumento utile di emancipazione delle persone LGBT* è al centro della mattinata di studi, dal titolo “La psicologia per la comunità lgbt*” che si terrà sabato 26 maggio a partire dalle 10.30 nella sede di Banca Etica (via Tommaseo 7). L’incontro, organizzato da Opificio PsicoSociale – gruppo di professioniste multidisciplinari che si occupa di psicologia e sociale nelle aree del genere e della comunità gay lesbica e trans – vedrà come relatrici Giulia Giardina dell’Università degli Studi di Torino, Elena Toffolo, esperta in tematiche migratorie e lgbt e Annalisa Zabonati, psicologa psicoterapeuta che opera da decenni nell’ambito della psicologia di genere, delle migrazioni e della psicologia lgbt. Tra i temi trattati: Bullismo e cyberbullismo omolesbobitransfobico, Same sex Intimate Partner Violence e “Pink Therapy” ovvero la terapia lgbt* affermativa.
Che cos’è esattamente il poliamore? È davvero possibile amare più persone contemporaneamente, in totale trasparenza e consensualmente? Esistono oggi in Italia persone che vivono questo tipo di relazioni? Che dimensioni assume questo fenomeno? A queste domande cercheranno di dare risposta, mercoledì 6 giugno alle 18.30, in Sala Nassirya (Piazza Capitaniato, 20) Elisa De Giovanni, giornalista e formatrice specializzata nel sostegno alle genitorialità e mediazioni familiari e Denis Bon, attivista per le tematiche poliamorose nella nostra città.
Giovedì 7 giugno (ore 9.00 – 18.00) Palazzo del Bo Università degli Studi di Padova ospiterà invece il convegno “La storia e le storie. L’identità sessuale tra passato e presente”, organizzato in collaborazione dell’Università degli Studi di Padova e il Forum Interdisciplinare per gli Studi e la Formazione di Genere. L’obiettivo è quello di far riflettere sulle trasformazioni e le analogie riscontrabili nel processo storico che ha portato alla definizione di concetti che sono in uso tutt’oggi come sesso, genere e orientamento sessuale. Parteciperanno Adone Brandalise, Davide Susanetti, Luca Trappolin, Michele Visentin, Daniela Danna, Giovanni Dall’Orto, Marco Reglia, Tommaso Scaramella, Emiliana Losma. Introducono Annalisa Oboe e Bruna Giacomini.
Dalla rivolta di Stonewall all’uccisione dell’attivista trans Hande Kader, passando per le battaglie del movimento LGBT italiano. Venerdì 8 giugno ore 18.30 alla Libreria Limerick (Via Tiziano Aspetti, 13) verrà presentato il libro di Monica Romano “Gender (R)evolution” (Mursia, 2018). L’autrice, che si occupa di formazione sul tema della variabilità e non conformità di genere nella società e nel mondo del lavoro, racconterà in prima persona, la storia di quel lungo percorso di affermazione delle libertà individuali che ha visto protagonisti il movimento e la comunità transgender italiana e internazionale. La sua esperienza di attivista e militante si intreccia a quella di alcuni fra i più noti e principali esponenti del movimento.
Letteratura protagonista anche domenica 10 giugno a partire dalle 15.00 all’Odeo Cornaro di via Cesarotti con la Biblioteca vivente LGBT* di Verona, iniziativa culturale che mira attraverso la lettura delle storie di persone come libri viventi, ad abbattere i pregiudizi verso le diversità. “Sfogliando” queste storie si offrirà al lettore e alla lettrice la possibilità di riflettere sulle proprie paure e pregiudizi, vivendo un’esperienza emozionante a contatto con l’unicità di una storia di vita che non avrebbe altrimenti forse mai conosciuto.
Di tono più leggero, ma non per questo meno interessante l’appuntamento di sabato 16 giugno alle ore 16.00 alla Sala Polivalente di via Valeri organizzato da L‘Altrove – Gruppo LGBTNerd Padova che presenterà “Lobbies”. Si tratta di un gioco di carte de La Gilda, un progetto di laboratorio ludico che si propone di riunire giocatori e giocatrici di ruolo, da tavolo e di carte sotto la stessa bandiera, quella del Cassero LGBT center. Lobbies è una sfida all’ultimo evento tra le quattro lobby degli Attivisti, Edonisti, Queer e Upper Class del mondo LGBT. Sfrutta le risorse a disposizione della tua lobby per controllare, grazie ai tuoi personaggi, i luoghi della città e organizza il prossimo nuovo grande evento. Gli autori presenteranno il gioco e daranno al pubblico la possibilità di testarlo in anteprima. In contemporanea sarà possibile provare tanti altri giochi.
“Migranti LGBTQ: essere richiedenti asilo in Veneto e nei contesti di provenienza” è il titolo dell’incontro che il Progetto Boramosa ha organizzato mercoledì 20 giugno a partire dalle 18.00 in Sala Nassirya (Piazza Capitaniato, 20). Nel corso dell’incontro, curato da Pier Cesare Notaro (Il Grande Colibrì) e Dany Carnassale (Università di Padova) si parlerà della situazione dei diritti delle persone LGBTQ in altre parti del mondo, delle difficoltà nel vivere come LGBTQ nei Paesi di provenienza, delle strategie che tali persone mettono in atto per organizzarsi socialmente e politicamente in contesti difficili. In seguito verrà approfondita anche l’esperienza delle persone migrate in Italia che hanno presentato domanda di protezione internazionale in quanto persone LGBTQ, in particolare quelle residenti in Veneto. In questa parte, verrà dato spazio alle domande di riconoscimento che tali migranti pongono alle istituzioni, al mondo dell’accoglienza e alle comunità locali, nonché al tema delle discriminazioni multiple che possono vivere in quanto persone che sono al tempo stesso migranti e LGBTQ.
Venerdì 22 giugno alle 20.00 alla Libreria “Il mondo che non vedo” (Via Beato Pellegrino 37) si terrà la presentazione di “Sat Tour: percorsi di persone T dall’accoglienza all’attivismo”, servizio nato a Verona nel 2011 con la volontà di dare risposte ai tanti bisogni delle persone transessuali e transgender del Veneto. Attraverso la testimonianza di operatori e operatrici trans che, da utenti, sono divenuti volontari e operatori del servizio stesso verranno approfondite le diverse fasi del percorso di transizione e introdotti i servizi offerti dal Sat-Pink.
Infine, sabato 23 giugno, dalle 09.00 alle 18.30, il Comitato Padova Pride 2018 ha organizzato nella Sala Polivalente Diego Valeri (via D. Valeri 17) la prima conferenza nazionale di ricerca intersezionale fra identità sessuale e forme di liberazione animale e protezione dell’ambiente. Partendo da una prospettiva multidisciplinare, si intende affrontare i temi legati alla sfera dell’identità sessuale a quella che si occupa della salvaguardia dell’ambiente unitamente ad un’etica antispecista, mettendo in luce il legame in grado di unire questi concetti. Genere e specie possono essere definiti come concetti socialmente costruiti dagli individui che detengono il dominio sull’ambiente. Nel momento in cui non si danno più per scontate le differenze fra le specie e ci si protende verso un’identità sessuale dai connotati più fluidi e basati su una critica anti-sociale (queer), si comprende come possano essere possibili forme di resistenza socialmente rilevanti e non solo di sopravvivenza nei confronti dei modelli egemonici basati sullo sfruttamento degli animali e dell’ambiente, verso un paradigma più inclusivo che possa dirsi in grado di dotare di dignità ogni essere vivente senziente, al di là delle categorie volte a giustificare i rapporti di potere.
Cinema
Grazie alla collaborazione con il Consolato Americano di Milano presso la Sala di quartiere Fronte del Porto, a fianco al Cinema PortoAstra, prenderà il via una rassegna cinematografica ad ingresso gratuito a tema LGBT.
Lunedì 11 giugno dalle 16.00 inizia la proiezione di “Paris is Burning”, documentario americano del 1990 diretto da Jennie Livingston sulla vita delle comunità LGBTI e afroamericana di New York. Seguirà “Milk” , film biografico del 2008 diretto da Gus Van Sant, sulla vita di Harvey Milk, primo gay dichiarato ad essere eletto ad una carica politica negli Stati Uniti.
Martedì 12 giugno, si riparte sempre alle 16.00 con “Lo Schermo Velato (The Celluloid Closet)”, un documentario del 1996 diretto da Rob Epstein e Jeffrey Friedman che ripercorre la storia della rappresentazione dei personaggi gay e lesbici nel cinema statunitense. Al termine inizia “Freeheld”, film del 2015 diretto da Peter Sollett, con protagoniste Julianne Moore e Ellen Page sulla storia vera di Laurel Hester, poliziotta a cui viene diagnosticato un cancro incurabile ai polmoni e che porta avanti una battaglia legale per poter lasciare i propri benefit pensionistici alla compagna Stacie Andree.
Mercoledì il 13 giugno le proiezioni iniziano sempre alle 16.00 con “Philadelphia”, capolavoro del 1993 diretto da Jonathan Demme sul delicato tema dell’AIDS. “Battle of the Sexes” è invece un film del 2017 diretto da Jonathan Dayton e Valerie Faris, che racconta della celebre partita di tennis del settembre 1973 tra Bobby Riggs e Billie Jean King.
La rassegna si chiuderà giovedì 14 giugno con “La gatta sul tetto che scotta” del 1958 diretto da Richard Brooks e “Stonewall”, un film del 2015 diretto da Roland Emmerich dedicato alle vicende dei moti di Stonewall avvenuti nel 1969 a New York.
Mostre
All’interno degli eventi correlati al Padova Pride trovano spazio anche alcune mostre dedicate alla cultura LGBT e agli eventi che ne hanno segnato la storia e le rivendicazioni.
Venerdì 1 giugno apre nel Cortile Pensile di Palazzo Moroni “#storiediunioni”, mostra fotografica dedicata alle famiglie LGBTI che verrà presentata alle 17.00 in Sala Paladin con Gabriele Piazzoni, Segretario Nazionale di Arcigay, il deputato Alessandro Zan e Mattia Galdiolo, Portavoce del Padova Pride 2018. Attraverso le immagini quattro coppie unite civilmente raccontano la propria quotidianità e le loro storie, tra loro diverse, eppure accomunate da un sentimento che non ha nulla da invidiare a quello cosiddetto “tradizionale”.
Da venerdì 22 giugno alle 20.00 a domenica 24 giugno lo Studio Ottico di Camilla Pataro (via Portello 3) ospita “Drawjob. Il porno spiegato da 22 illustratori, 6 scrittrici e 2 esperti”. Il progetto nasce dall’idea di quattro illustratori italiani, Chiara Fedele, Gianluca Folì, Riccardo Guasco e Francesco Poroli ed è organizzato dall’associazione Tapirulan. Per la sua creazione sono state selezionate in tutto 21 categorie del mondo del porno, che assieme all’immagine-volto del catalogo, diventano 22 opere rappresentate ognuna con una voce e uno stile diverso. Senza mai cadere nella volgarità più dichiarata e senza mai mostrare l’atto sessuale esplicito, ogni categoria viene raccontata con ironia, leggerezza e provocazione dai nomi di punta dell’illustrazione e della scrittura italiana.
L’ultima settimana prima della sfilata verrà inoltre organizzata in Sala Nassirya (Piazza Capitaniato, 20) una mostra dedicata al Pride di Padova del 2002 per costruire un ponte ideale tra le due manifestazioni a 16 anni di distanza.
Per informazioni
info@padovapride.it
www.padovapride.it