Il Veneto tra maggio e giugno ospiterà una straordinaria Onda di Pride veneti, tre le città coinvolte: il 18 maggio a Verona, il 1 giugno a Padova e il 15 giugno a Vicenza ma l’elenco è ancora provvisorio. I cinquant’anni delle proteste di Stonewall, che in America ha dato il via al moderno movimento LGBTI+, e un clima politico sempre più pericoloso per i diritti civili e sociali fra le ragioni di una mobilitazione che coinvolgerà tutta la Regione Veneto.
Il 1 giugno a Padova si svolgerà il Pride per il secondo anno consecutivo. La manifestazione, come già successo nel 2018, coinvolgerà e porterà in piazza sempre moltissime persone e vedrà numerosi eventi che porteranno le tematiche LGBTI+ legate al Pride al centro della città. Per presentare i temi del Pride e fornire un’occasione di confronto con tutta la città, persone, associazioni, e tutte le realtà del territorio, è stata organizzata un’Assemblea Pubblica Cittadina aperta a tutti e tutte il giorno 10 gennaio alle ore 21 in Sala Anziani a Palazzo Moroni.
Nel 2018 all’interno dell’”Onda Pride”, la sigla che idealmente collega tutti i Pride che si svolgono annualmente in Italia, ci sono state quasi trenta manifestazioni. Per il prossimo anno è facile immaginare che tutta Italia sarà attraversata da un’Onda di manifestazioni anche più numerosa e partecipata di quella di quest’anno; “Del resto i motivi per manifestare ci sono tutti” spiega Mattia Galdiolo, Portavoce del Padova Pride, “L’erosione dei diritti civili è sotto gli occhi di tutti e non si tratta di iniziative esclusivamente dell’attuale governo. Veniamo da anni di limitazioni dei diritti, nel lavoro, nella partecipazione politica, nella libertà di espressione. Con vari pretesti; la sicurezza, la crisi economica, la necessità di essere competitivi, ci siamo dimenticati che alla base di tutto ci sono gli individui. I Pride sono grandi manifestazioni che oggi più che mai devono essere, e il Padova Pride sarà, grandi manifestazioni di liberazione e di rivendicazione. Perché il Pride non è solo orgoglio LGBTI+ ma è anche antirazzismo, accoglienza, laicità, diritti civili che vanno di pari passo coi diritti sociali e politici.”
Tutto il percorso del Padova Pride per il 2019 farà proprio un femminismo diffuso e più in generale quest’anno il Pride di Padova rivolgerà l’attenzione sul genere e su come gli stereotipi di maschile e femminile siano la base comune dell’odio verso tutto quello che non risponde alla norma del binarismo di genere. Una norma imposta che causa discriminazioni, sia per orientamento sessuale che per identità o espressione di genere, senza dimenticare l’odio e le varie forme di discriminazione a cui le donne sono esposte. Pertanto, il Pride di quest’anno farà propria una politica femminista di tipo inclusivo come chiave di volta per per combattere un ampio spettro di battaglie sia politiche che culturali, di inclusione, valorizzazione delle differenze e di liberazione.
Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sugli incontri relativi al Padova Pride si possono trovare su padovapride.it.